Ieri
era un giorno come tanti, eppure non ho pensato alla morte. Oppure sì, ma non
che... sì... che se anche dovessi, anche a breve... domani... o oggi stesso...
in fondo non mi sarebbe dispiaciuto... e che beh, insomma, non sarebbe poi così
grave. Grave è ciò che lascia un segno lungo, che non si rimargina mai del
tutto e si risveglia ogni volta uguale, o peggiore. La morte non lascia segni:
semmai li cancella. Tutti. Allora non è grave.
Non
mi è venuto in mente, ieri. Che io ricordi, almeno.
Stamattina
invece ci ho pensato (alla morte: solo a quella), e intanto fischiettavo una
canzone dei Beatles.
Nessun commento:
Posta un commento