Vento apparente
Dicono gli esperti
marinai che certe barche a vela, come i catamarani, raggiungono la massima
velocità quando, in assenza di vento reale che le spinga, o con poco vento, è
la barca stessa a produrre, per il fatto stesso di andare, un “vento apparente”
che le imprime un’accelerazione sempre maggiore.
Onde stazionarie
In certi stretti la
frequente inversione del senso della corrente provocato dalle maree dà luogo al
fenomeno delle onde stazionarie, specie di gorghi alquanto pericolosi ben noti
ai marinai. Famose sono quelle dell’Euripo, il canale che separa l’Eubea dalla
Beozia, nel quale le spinte contrastanti delle maree invertono il senso della
corrente fino a sette volte al giorno. È in queste acque che, secondo una
leggenda, era stato abbandonato, in un’arca di legno come Mosè e Dioniso, il
piccolo Edipo. Chiunque l’abbia fatto agiva a ragion veduta: vien quasi da
rammaricarsi che gli sia andata male.
Stanze tibetane
La stanza nella
quale i monaci tibetani eseguono la cerimonia del disegno del mandala (il
quale, una volta terminato, dopo tre giorni, non sarà tanto l’immagine o la
mappa dell’universo, bensì l’universo reale), si chiama “camera della morte”.
Dunque l’universo non scompare nella camera della morte: vi viene creato.
Modeste erezioni
A volte, quando si
rimane a lungo sulla tazza e per defecare occorre fare uno sforzo non intenso
ma durevole, è come se anche il pene vi partecipasse, o ne godesse il benefico
influsso, sotto forma di una modesta quanto involontaria erezione.
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