In un universo sposto la forchetta a destra, in un altro a sinistra; in un altro ancora la sposto a destra di un millimetro, in un altro di due, in un altro di tre e così via; e così per ogni spostamento a sinistra. E mentre sposto di un millimetro a destra la forchetta, passa in volo una ghiandaia davanti alla finestra e si muove una foglia della magnolia e un’altra della siepe, che non si muovono mentre sto facendo la stessa cosa in un altro universo, mentre la ghiandaia vola un centimetro più in alto, e nell’universo accanto vola un centimetro più in basso, mentre per me la traiettoria e l’altezza sono le stesse. E mentre non sposto la forchetta da nessuna parte in un universo chiudo l’occhio destro e mastico, in un altro mastico a occhi aperti, in un altro chiudo il sinistro ma non mastico; e mentre chiudo e mastico, la foglia si muove e la ghiandaia non passa; e mentre chiudo e mastico più piano, la stessa foglia si muove e ancora la ghiandaia non passa; e mentre in un altro universo ancora chiudo e mastico più forte, la stessa foglia si muove e ancora la ghiandaia non passa e intanto sposto la forchetta di un millimetro e mezzo; e mentre in un altro universo contiguo, o lontanissimo, chiudo e mastico più forte, la stessa foglia è ferma e ancora la ghiandaia non passa e intanto sposto la forchetta di due millimetri e una nube oscura il sole; e mentre in un altro universo contiguo a questo, o lontanissimo, ma da un’altra parte, chiudo e mastico più forte, la stessa foglia è ferma e ancora la ghiandaia non passa e intanto sposto la forchetta di due millimetri e da una nube spunta il sole…
Perché limitarsi a universi, e a vite, in cui quello che cambia sono solo fatti o decisioni significative con le loro conseguenze unidirezionali e non a loro volta che si biforcano o si moltiplicano secondo altre possibilità? Senza andare a specificare gli infiniti dettagli insignificanti, infinitesimi, che bastano a fare di un universo un altro differente, c’è un universo in cui cambia qualcosa di importante e ce ne sono altri, infiniti, per ogni altro importante cambiamento; e se questo vale per me da solo, vale anche per la relazione degli altri con me, e per quelle di tutti gli altri con ogni altro e con ogni cosa e di tutte le cose in ogni relazione con tutte le altre. Infiniti universi dove ogni cambiamento è infinitesimo. Infiniti di infiniti di infiniti di infiniti…. Et donc? Nessuno di essi mi riguarda. Nessuno di essi riguarda niente e nessuno nel suo essere quello che è, dove è, nel momento in cui è. Ogni universo e ogni cosa nel suo universo è dove è e riguarda solo sé. Ogni universo è uno. Ogni universo è il solo. Solo un universo è. Esiste un solo universo.
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