09/11/22

Appunti per niente 37. Che il discorso si sfilacci

 


Mi piace, diceva (ma non ricordo chi, né a proposito di cosa), che il discorso si sfilacci, vada a spasso da una frase all’altra, o all’interno della stessa frase, senza perdersi. E se anche si perde, non importa. Tanto una linea retta non c’è. La linea retta non esiste. Sempre ha uno spessore, con sbavature che aggettano in ogni direzione; sempre è interrotta, e ogni interruzione precipita nel vuoto, per riprendere dopo con una deviazione imprevista e imprevedibile. Alcuni mimano la continuità, si sforzano di ripristinarla confidando che, come loro la istituiscono con la loro azione, altri condividano il presupposto che essa ci sia; altri tracciano un solco, una via, a caso o no, ma di fatto sempre a caso, la prima che gli capita o un’altra. Sempre un’altra, comunque. Che alla fine, nei casi migliori, o nei più fortunati, darà l’impressione della necessità, e quindi della continuità.

 


 

Nessun commento:

Posta un commento