Stamattina, sull'asfalto, verso il margine destro, nella strada dei
lumaconi, c'era un bruco. Lungo, peloso e nero, con riflessi testa di moro,
luminosi. Dopo un'ora stava ancora lì. Non si era spostato di un centimetro e
io quasi lo calpesto. Ho deviato il piede all'ultimo istante. Pur avendolo
fotografato, mi ero dimenticato di lui, e poi non immaginavo che fosse ancora
lì. Dopo un'ora, dico io! E non accennava a muoversi (era vivo, tranquilli:
l'ho visto ingobbirsi, salvo restare sempre in loco). Da quanto tempo era lì?
Per quanto ancora ci sarebbe rimasto (se pedoni e ciclisti lo avessero
risparmiato)? Quanto vive un bruco? Facciamo sei mesi, un centocinquantesimo
della vita di un uomo (e sto largo!), e lui se ne sta minimo un'ora fermo sulla
strada! Quindi, facendo la proporzione, è come se io stessi almeno 150 ore fermo allo stesso posto. Roba da matti!
Vien da chiedersi com'è il tempo per gli animali. Ci pensano? La durata
della vita che rapporto ha con quello che fanno? O un giorno, un mattino, due ore, per loro sono una quasi eternità? Oppure una volta adempiuta la loro
funzione, il resto (ciò che non è funzionale alla funzione) non importa? Esseri
scriteriati!
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