Due
E
quella gente che nella terra di nessuno tra i binari e la recinzione, proprio a
ridosso della massicciata, ha ritagliato piccoli rettangoli per fare l'orto. Ne
ho visti un po', alla periferia di Milano, isolati o che formano una lunga
striscia continua, con pochissimi divisori, tutti abusivi presumo; in uno, due
giovani con la maglietta bianca, che sembravano stranieri, balcanici, erano
affaccendati attorno a un riquadro: tranquilli, scambiandosi una parola ogni
tanto, zappavano e ripulivano il terreno da erbacce e sassi con gesti misurati,
delicati (ho pensato), in questo pomeriggio di domenica di fine primavera.
... e una
La
ragazza, molto più vicina ai trenta che ai venti, anche se sospetto che lei
voglia far credere il contrario, è abbigliata da dark, con catenine e
braccialetti con teschi, un fiore nero di stoffa sul gilet nero, al collo un
foulard a motivi neri e grigi, grossi occhiali scuri, brillantino al naso,
piccolo piccolo, ma senza altri piercing e con i capelli in disordine
organizzato e pulitissimo, e legge si direbbe con passione un libro di cui,
nello spiraglio tra gli schienali, vedo solo la quarta di copertina, dove a
poco a poco, grazie ai caratteri piuttosto grandi, riesco a decifrare:
"Che cos'è la felicità?". Risposta (a capo, a caratteri appena
minori): "Una casa, con dentro le persone che ami". Il libro, scopro
dopo lungo sbirciare, si intitola: Amore,
zucchero e cannella. Tutta roba che fa male.
Dopo
qualche stazione, però, interrompe la lettura per parlare con il dirimpettaio,
salito già da un bel pezzo, e mostra un bel sorriso, con gli occhi che brillano
dietro le lenti scure. Non so se li vedo davvero o li immagino. Ma non fatico a
immaginarli.
(Quando
ha tolto gli occhiali, però, non erano così. Assomigliavano al libro.)
...e due
L'uomo
ha esplorato per tutti i quaranta minuti del viaggio il depliant di un
supermercato, che in prossimità della destinazione ha ripiegato con cura e
riposto nel borsello. Mi chiedo che storie leggesse in tutte le immagini dei
prodotti (frutta e verdura in offerta, tagli di carne, surgelati, tovaglioli,
lampadine, arredo da giardino in vari colori, lampadine, calzini corti e
lunghi, bermuda, smartphone, televisori, piccoli e grandi elettrodomestici:
tutto in 8 pagine) e nei loro prezzi. Che poemi, e di che tipo: epici,
allegorici, avventurosi, o racconti, memorie, miti, rivendicazioni, nostalgie e
utopie. In attesa della stazione, ha raddrizzato le spalle, si è appoggiato
allo schienale e ha intrecciato le mani sulle cosce, come per pregare. Se ne
sta rigido, a busto eretto, guardando fisso in avanti, almeno come direzione
della testa, perché gli occhiali da sole nascondono lo sguardo, anche se non
riescono a impedire che l'espressione complessiva del volto sembri stolida,
ottusa. Forse è proprio l'assenza di sguardo a dargli quell'aria.
(O
forse sta guardando me e pensa: per tutti i quaranta minuti del viaggio l'uomo
ha letto un dattiloscritto, sottolineandolo e prendendo appunti, come ora, e
solo ogni tanto guardando nella mia direzione, come a scrutare cosa facevo:
ragion per cui ho continuato a sfogliare questo insulso volantino e poi l'ho
ripiegato e messo nel borsello, per vedere come reagiva quel suo sguardo
curioso ma non molto intelligente che continuo a scrutare ora, con espressione
impassibile, da dietro questi occhiali da sole che altrimenti mi sarei già
tolto da tempo, tanto più che siamo entrati nel sottosuolo.)