Persegue
fiaccamente un moderato abbrutimento. Bastasse l'intenzione. Ritorni di fiamma
dovuti all'abitudine, peraltro sempre più radi, intralciano l'opera con
speranze inopportune, ma confida che questa nuova abitudine le spenga una volta
per tutte. In ambedue i casi nessuno si illude. Ci pensa però, guardando la
tele. Un bambino che piange in cortile, con beneficio inatteso, lo distrae,
subito seguito, non appena smette, da un altro che lo imita molto bene. Due
benefici sono troppi però. Dalla finestra, in tutta naturalezza, entra un
paesaggio di colori innaturali, prevedibili comunque. Le cose non lo sono meno;
di più non possono fare, a dispetto della buona volontà. Pazienza. Preso atto
dello scenario indegno, subito lo dimentica, invece di approfittarne. Difetta
di senso tattico, inutile negarlo: un punto a suo favore. Dimenticare tuttavia
potrebbe rivelarsi, alla lunga, la strategia migliore: nessuno la beve. Insiste
saggiamente con la televisione, allora; il suo futuro è lì. Lì davanti,
possibilmente senza vederla, o solo a sprazzi, quale utile sussidio; oppure
ancora seguendo tutto con la massima attenzione, come ogni trasmissione merita.
Il telefono una volta tanto non suona, non potrebbe desiderare di meglio. Se
suonasse, però, sarebbe meglio ancora, specialmente se avessero sbagliato
numero. In linea di principio non desidera intrusioni, ma vengono accettate con
una certa riconoscenza, per quanto stizzita. Reazioni inconsulte non sono
previste: sarebbero un regresso, l'indizio di una solidità, e non una
sconfitta, certo preferibile. Non mancano pressioni, ad ogni buon conto. Tutto
starebbe a sviarle, avendone voglia; ma è appunto questa che andrebbe più di
ogni altra cosa evitata. In ambedue in casi perde, cioè vince. Per fortuna lo
soccorre una scarsa resistenza; sforzi prolungati non li regge, né rientrano
nelle sue ambizioni. La stanchezza, se non l'abbattimento, lo coglie sempre
d'anticipo: un altro punto a suo favore. Non per questo indulge a riconoscenza
scomposta. Se ne distoglie e passa ad altro. Armeggia una mezz'ora con la pipa,
che non sa usare e comunque non gli piace, ricavandone sei boccate. Due e due e
due. Benissimo.
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