Un amico mi invita a scrivere una cosa per un importante giornale. Faccio il renitente. Strano!
– Sai, fa girare il tuo nome, può essere utile per i tuoi libri…
– Quali libri? Nessuno è arrivato in libreria e un libro che non ha visto una libreria non esiste. Se qualcuno c’è arrivato, è stato perché aveva sbagliato strada e, non appena lo hanno scoperto su uno scaffale, gliel’hanno subito fatto notare.
– E quale sarebbe la mia strada? –, ha chiesto il tapino (il libro, intendo).
– Non so,– gli hanno risposto. – Di sicuro non questa.
Eh sì, questa no di sicuro…
Qual è la loro strada, allora?
Nessuna.
Non c’è strada.
Non c‘è strada e non c’è libro.
(– E allora?
– Eh, allora…!)
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