06/06/14

Chiudono le scuole (un esercizio di tiro alla croce rossa)


Eleganti al di là del portafoglio e ben truccate e pettinate al di là della dotazione di madre natura, non particolarmente generosa, hanno depositato i loro capolavori a scuola appena un'ora fa e ora si stanno lamentando che tra un po' avranno il problema di cosa farne. Le vacanze sono troppo lunghe. E' vero che così possono partire, molte, per una o due settimane al mare già subito, o così dicono, e poi più in là coi mariti, quelle che ce l'hanno, o il compagno, le molte separate, ma poi se li devono sorbire loro, quei gioiellini, perché ai nonni già affibbiano i piccolini, e insomma con tutte le cose che hanno da fare... Ci sono il Cre, l'oratorio, è vero, però... Intanto la preoccupazione immediata sono le pagelle. Quasi tutte hanno qualche figlio incompreso, e anzi, per dirla tutta, perseguitato da almeno un paio di docenti, che oltretutto non sanno insegnare, perché diciamolo, alcune cose non le capiscono nemmeno loro (i docenti) e correggono persino i compiti che gli hanno fatto loro (le mamme) a casa. Ma vedrai come si faranno sentire. Continuano così per un'altra mezz'ora, tra una brioche e l'altra. Quando torno dalla spesa, sono ancora fuori dal bar che si scambiano le ultime decisive parole. Poi le spese le faranno loro, e infine via di corsa a casa! Non a preparare il pranzo, però, perché ci sono le mense per figlio e maschio adulto. Del resto non mangiano niente, devono perdere ancora 3-4 chili (leggi 15-20). La sintassi le ha già precedute in vacanza, il lessico è francescano, la grammatica assiro-babilonese.

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