- Pronto, signora Maria, mi riconosce?
La cartomante, mentre le mani poco inanellate
raccolgono dal tavolo i tarocchi della precedente telefonata, alza gli occhi
verso la telecamera e la fissa come a cercare un indizio.
- Possibile
che non mi riconosce, signora Maria? Sono Elisa...
-
Elisa...?
- Sì,
Elisa... Non si ricorda?
- Oh,
certo! Come sta, signorina Elisa? Mi scusi, ma la sua voce mi giunge
disturbata. Regia, per favore... Lei come mi sente?
- Io
bene, ma anch’io sento la mia voce poco chiara nella televisione.
- Non
importa, signorina Elisa, si capisce lo stesso, non è il caso di preoccuparsi.
Ma mi dica: lei come sta? Sta meglio? Ha iniziato la nuova cura?
- È
proprio per questo che le telefono, signora Maria. Sapesse...
- Mi
dica.
Mischia
le carte e comincia a disporle in varie direzioni sul panno del tavolo, fino a
comporre una figura a raggiera.
- Sapesse
come sto male... Io non capisco... Sa quelle iniezioni che le avevo detto? Ho
dovuto interromperle... Non capisco... stavo peggio di prima.
- E
adesso non prende più niente?
- Adesso
il dottore mi ha dato una nuova cura, è tanto bravo, ma non è che le cose siano
cambiate gran che. Sì, sto meglio coi miei dolori, ma ho sempre brutte
reazioni... non le reggo nemmeno queste, di iniezioni... le devo alternare un
giorno sì e uno no... e quando non le faccio sto peggio di prima, signora
Maria.
La
signora Maria volta le prime carte della fila esterna della raggiera e le
osserva con attenzione. Reprime una smorfia. La trasforma in sorriso senza
soluzione di continuità.
- Oh,
signorina Elisa... ma lei non è allergica solo a questo tipo di medicinali! Qui
vedo che le sue allergie sono tante... Eh sì, tante...
- Proprio
così... Sapesse quanti ne ho provati, signora Maria... non so più cosa fare...
Anche il dottore mi sembra che non sa più da che parte voltarsi... “Non
capisco,” dice. “È strano, una cosa del genere non mi è mai capitata... Va be’,
proviamo anche questa, allora...”, dice. Ma io...?
- Su, su,
signorina Elisa... Cosa sono le iniezioni che le ha dato adesso: ricostituenti?
- Sì...
- È mai
possibile che sia allergica anche alle vitamine?
Alza di
nuovo la testa, come sorpresa, verso la telecamera e volta altre carte. Guarda
con attenzione anche queste, raddrizzando con l’indice e il medio quelle un po’
sbilenche. Nel telefono si sente il respiro della signorina Elisa e un cane che
abbaia.
- Sento
che c’è Sissi, lì con lei. Come stai, Sissi? La tua padrona ti dà
preoccupazioni?
- Oh, lei
sta benone, signora Maria, grazie... eccome se sta bene... Sente che la saluta?
Sì, Sissi... è la signora Maria, non senti che ti saluta? Su, fai la brava
adesso... Ci scusi...
- Eh sì,
purtroppo è allergica anche a queste vitamine. Strano... (Volta le ultime
carte.) È una questione complicata... Ma cosa succede? Mi sente, signorina
Elisa? È saltata la linea... Pronto?
- Sì,
pronto. Buona sera, signora Maria, sono Giovanna, vorrei sapere se riuscirò ad
avere una casa mia...
- Mi
scusi, signora Giovanna, ma stavo parlando con la signorina Elisa... Se è così
gentile da voler attendere... Cosa è successo, regia? Ah, ecco... Pronto,
signorina Elisa? È saltata la linea... mi sente adesso?
- Sì, la
sento... adesso la sento meglio...
- Dicevo
che la questione è complicata, che dovrebbe venirmi a trovare in studio, uno di
questi giorni... qui non c’è tempo... E poi...
- Sì, sì,
lunedì telefono per prendere un appuntamento...
- Dica
alla signora Rossella di essere la signorina Elisa, le ricordi che ha già
parlato con me in televisione e vedrà che un posto per lei lo faremo saltare
fuori...
- Oh
grazie... Ma intanto cosa devo fare?
-
Continui con la cura, signorina Elisa. Mi raccomando, non smetta, e se non
regge le iniezioni ogni giorno, continui ad alternarle; ma non smetta.
- Due al
giorno me ne ha prescritte il dottore, si figuri, ma proprio non ce la faccio
più, non ce la faccio... Non ce la faccio se smetto e non ce la faccio a
continuare... Sto male, signora Maria... non sono più in grado nemmeno di...
- Ma cosa
succede stasera? Pronto...? È saltata la linea un’altra volta... Pronto?
- Pronto,
signora Maria? Sono ancora Giovanna...
- Mi
scusi, signora Giovanna, ma dev’essere saltata un’altra volta la linea... Abbia
pazienza ancora per un po’...
- Sì, mi
scusi...
- Ma si
figuri, non è colpa sua... Regia? Ah ecco... Signorina Elisa, è ancora lì?
- Sì,
sono qui... Cosa è successo?
- Niente,
è saltata la linea un’altra volta. Càpita... Le dicevo di non abbattersi,
signorina Elisa, vedrà che una soluzione la troveremo... Una soluzione c’è, la
sua malattia non è così grave... E soprattutto non si metta in testa brutte
idee...
- Sì, sì,
signora Maria, grazie. Speriamo... Ma sapesse, non ce la faccio più... Tutte le
ho provate, tutte... Stai ferma, Sissi... Oh, mi scusi...
- Mi
ascolti, signorina Elisa, mi ascolti: per prima cosa non deve abbattersi in
questo modo. Lo so che sta male, ma vedrà che troveremo il rimedio adatto,
abbia fiducia... Le ripeto, la sua malattia non è così grave, e lei non deve
peggiorare le cose abbattendosi inutilmente... Si faccia forza.
-
Speriamo, signora Maria, speriamo...
- Senta,
facciamo così... Lei abita sempre a...?
- Sì.
- Bene...
Allora non c’è bisogno che telefoni lunedì. Domani io sono nel mio studio di
Cremona e potrei, la sera, verso le nove-novemmezza, quando ritorno, fermarmi
io da lei, se non ha impegni...
-
Impegni? Oh no, certo! Lei piuttosto... No, no... non voglio che si disturbi
per me...
- Ma cosa
dice? Si figuri... Sono sulla strada, nessun disturbo... Sì, sì, facciamo così:
domani sera passo io da lei e vedremo cosa si può fare...
- Ma la
prego, signora Maria...
- No, è
deciso: alle nove sono da lei. E mi raccomando, si faccia coraggio...
- Sì,
signora Maria, certo... E grazie... grazie, signora Maria.
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