Non so
perché, ma quando intravvedo sull’altro marciapiede o da lontano mio papà o mio
nonno Mario, spariscono quasi subito nella prima traversa o bar, magari dopo avermi gettato uno sguardo
veloce, ma più spesso incerto che complice, o si confondono con
qualche faccia che più si avvicina e meno mi parla; invece con mia mamma non
succederebbe, perché lei, i suoi lineamenti, quella faccia così particolare, è
in tutto e per tutto inconfondibile. Forse è per questo che non la incontro
mai. Sarebbe troppo indifesa, non potrebbe più andarsene.
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