17/02/14

Sguardo indolente


Si rimprovera a volte, ingiustamente, l’incapacità di uno sguardo indolente (non doloroso), carezzevole, perché di solito presta troppa attenzione a ciò che guarda, come a morderlo, a volerlo trangugiare e assimilare tutto. Ma così facendo finisce per non lasciarne sussistere nulla: quanto assimila, si dissolve e il resto è solo ciò che la digestione espelle come inutile e dannoso. È uno sguardo distruttivo. Ciò che contrasta invece con l’eccessiva indulgenza di cui lo rimproverano sua moglie e gli amici.
Indulgenza, condiscendenza, accettazione, abbandono.
(Forse il suo sguardo è così feroce, però, in quanto sa che a dispetto della sua aggressività le cose gli resistono e sopravvivono intatte. È solo un affare suo. Le persone invece possono soffrire. Con loro è meglio l’indulgenza, quindi.)


ps. La foto è di Antonio Mottolese (Mantova, 2007, credo)

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