28/09/15

Vestito con classico decoro




C'è quest'uomo sulla cinquantina vestito con classico decoro, se non proprio bene, ma che poi, a guardarlo con un minimo di attenzione, non indossa un solo capo che si accordi correttamente con quello vicino e con l'insieme, come se avesse sì elaborato, in un passato remoto, dei modelli generali di eleganza, ma poi, essendo molto miope, avesse dovuto integrarli nei dettagli con la sua immaginazione, un po' approssimativa: ogni accostamento infatti, rispetto a quei modelli, è sfasato, erroneo, anche se di pochissimo: la camicia e la cravatta si accorderebbero pure nel colore, ma non per il loro motivo, troppo simile; camicia e giacca, invece, potrebbero convivere per il motivo, ma non, sia pure di una piccola sfumatura, per il colore; cravatta e giacca andrebbero abbastanza bene, ma non benissimo, per il colore, ma il motivo, uguale nella grandezza, minuscola, è troppo distante nel disegno; i pantaloni si sposano con quasi tutto con il loro colore neutro e poco impegnativo (grigio scuro) ma non per il tessuto, senza contare che hanno il risvolto, che peraltro fa il paio con le scarpe a punta, conferendo all'insieme un che di demodé, o blasé secondo un'estetica più dandy, che però contrasta con l'iphone e gli auricolari di ottima marca e la montatura degli occhiali, all'ultimissima moda.
Il risultato è quasi irritante, irritante esteticamente (nel senso di percettivamente, sensibilmente: non per qualche ossequio all'ultima o penultima moda con la puzza al naso), come può esserlo per la cute o gli occhi una sostanza blandamente nociva. Mi ha fatto venire in mente certi quadri che non erano stati pensati e realizzati per essere visti alla luce elettrica o da vicino; con la differenza che questi, talvolta, visti così, col naso incollato alla superficie, rivelano meraviglie e segreti impensati. Ma solo i capolavori. Sarebbe troppo pretenderlo da tutti, e men che meno da un abbigliamento da impiegato. Agli altri è meglio non avvicinarsi troppo. Tenere le debite distanze. Senza nessuna intimità.
Anche lui, tenuto a debita distanza, funziona, è quasi gradevole. Come molti impressionisti.
Mi sa che vale anche per altro. Va bene per le impressioni. E quindi per quasi tutto.



PS. Mia moglie mi fa notare come oggi la parola "decoro" si usi esclusivamente per i poveracci - come noi - che insomma, anche se non cedono alla sciatteria ormai imperante: della serie tutti ma tutti brutti sporchi e cattivi e trasandati e spettinati e raffazzonati e presuntuosi e con la barba lunga, le unghie nere, lo sguardo vuoto ma aggressivo ecc..., poveracci restano... e più che di rispetto, sono oggetto di commiserazione: com-miserazione, appunto.
 (E io che la penso sempre con la memoria latina incorporata! Povero tonto!)

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