24/05/21

Donchisciotterie (1984)



A - Settimana scorsa ho iniziato un nuovo romanzo.

B - Addirittura! Tutto d’un colpo e senza preavviso.

A- Veramente è da parecchio che ci sto rimuginando, e adesso, in pochi giorni, ho scritto un intero capitolo, venti pagine fitte già dattiloscritte.

B-  E di che cosa si tratta?

A- Beh, veramente l’idea non è originalissima: una specie di scatola cinese di metafore, ognuna che ne racchiude e ne genera altre. Cose risapute, almeno a parlarne così, astrattamente.

B-  Uno che non voglia deprimersi può sempre pensare che si tratta di un argomento, o di un meccanismo, eterno. Ma in concreto?

A- Saranno cinque capitoli, cioè sei. Quello che ho scritto è il secondo.

B-  Qualcosa tra Borges e Manganelli? Un commento, o sviluppo di un testo che non c’è? Speriamo di no.

A- No, perché il primo capitolo del mio libro è già stato scritto, esiste veramente. Si tratta di un libro non molto noto… però può darsi che qualcuno lo abbia letto… per quanto il titolo…

B-  Sarebbe?

A- …Don Chisciotte

B-  (in contropiede, con espressione di sorpresa) –   lunghetto come il primo capitolo…

A-(serissimo) – Sai, ci sono tre don Chisciotte: quello di Cervantes, che lo è, si comporta come tale e come tale si conosce e viene conosciuto; poi c’è quello di Sterne, il Tristram Shandy cioè, perché come sai Sterne aveva presente l’originale e voleva rifarlo…

B-  Non lo sapevo. Dimmi…

A- (non dice nulla… poi continua) - …e il terzo è il mio, nel quale il protagonista non sa di essere Don Chisciotte, o magari lo sa ma non vuole assolutamente farlo sapere. E difatti nessuno lo sa.

B-  Il modo migliore per non farlo sapere sarebbe che non si comportasse nemmeno lontanamente da Don Chisciotte, o che addirittura non lo sapesse nemmeno lui… anzi, nemmeno colui che scrive…

A- Non è così semplice né così facile…

Arriva altra gente e li interrompe: è la pausa tra due serie di relazioni, uno dei momenti più appetiti dei convegni, quello degli abbracci e dei saluti, degli accordi per il pranzo e dei complimenti, del sangue incatramato che rifluisce nei piedi. A e B erano usciti in anticipo: B per fumare perché era stufo, A qualche minuto dopo perché era stufo e basta.

 

Nessun commento:

Posta un commento