02/06/23

26 novembre 2011, tra le 8,30 e le 10

 


Passeggiata lungo il fiume, tra le 8,30 e le 10, con la brina che poi si scioglie pian piano e la nebbia che muta colore e acquista profondità e lucentezza, rosa e d'oro, come la polvere di Giove nei quadri con Danae, più il sole si alza. Sopra gli alberi un azzurro purissimo. Sull'acqua vapori cangianti (non avrei mai creduto di usare questa parola: chiedo scusa a me stesso), poi una fascia compatta, sospesa, con le chiome degli alberi più alti che fanno capolino, sopra, in lontananza. Uccelli sui fili, una ciclista bionda che mi sorpassa e dopo cento metri frena, si guarda attorno (ma non me; o forse sì: mi sbircia come faccio io) e gira la bici, per affrontare di nuovo la salitella. Gli alberi. Ogni cosa separata. Distinta e insieme. La luce radente e poi soffusa. Il cielo. Quasi quasi mi dispiace crepare.

Nessun commento:

Posta un commento