12/07/22

Angelo Guglielmi. 11 luglio 2022. (Ricordi di copertura 22)

 

Ho letto Avanguardia e sperimentalismo (del 1964) credo a 17 anni, nel 68 massimo. Ce l'ho ancora, con altri di quella collana Feltrinelli che probabilmente, assieme ai libri di poesia del gruppo '63 e qualche raro romanzo (Arbasino sì, Manganelli pure, Sanguineti no), Quindici, Tel quel e altre cose, è stata tra le responsabili della strada sbagliata che ho imboccato alla fine degli anni 60 e nei primi 70, giovane provinciale onnivoro e candido, che mi ha segnato per molti anni a venire.

(Per fortuna ci sono stati anche Borges, Joyce, i sudamericani per due o tre anni, Faulkner, Céline e soprattutto Kafka e Gombrowicz...)

Scusate il passaggio personale. Mi sento vecchio.

Poi però Guglielmi, senza conoscere niente di me, ha scritto di "Lampi orizzontali" sull'Unità una delle più articolate e lusinghiere recensioni che abbia mai ricevuto. (Per forza! Ne ho ricevute così poche...)

Mi ha dato gioia. Anche per questo riposi in pace.

 

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