03/03/16

Destino sinistro (Se mi avesse letto la destra sarebbe stata un’altra musica)




Una giovane donna con un’infarinatura di chiromanzia, senza che io glielo chiedessi e prima che infastidito la ritirassi, mi ha leggiucchiato la mano sinistra, indicandomi le varie linee e il loro significato. A parte quella dell’amore, piuttosto profonda ma tristemente uniforme, sono tutte alquanto brevi e superficiali, da quella della vita a quella del lavoro a quella dell’intelligenza, che però, curiosamente, verso la metà si biforca: in altre parole, mi par di capire, io sarei un emerito cretino dalla personalità scarsa e per di più divisa, con prospettive professionali incerte e comunque insoddisfacenti, e che inoltre inspiegabilmente sopravvive a se stesso, mentre avrebbe dovuto essere già morto da parecchio tempo (diagnosi sulla quale, con mia sorpresa, non trovo nulla da ridire). In compenso il destino mi avrebbe riservato un amore forse unico ma, mi piace immaginare, grande, addirittura eterno, perché no? Peccato che la mia dabbenaggine mi abbia sempre impedito di riconoscerlo.


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