16/11/20

Indolente e indulgente


 Si rimprovera a volte, ingiustamente (sostiene lui), l’incapacità di uno sguardo indolente (non doloroso, carezzevole), perché di solito presta troppa attenzione a ciò che guarda, come a morderlo, a volerlo trangugiare e assimilare tutto. Ma così facendo finisce per non lasciarne sussistere nulla: quanto assimila si dissolve e il resto è solo ciò che la digestione espelle come inutile e dannoso. E’ uno sguardo distruttivo. Ciò che contrasta invece con l’eccessiva indulgenza di cui lo rimproverano sua moglie e gli amici.

Indulgenza, condiscendenza, accettazione, abbandono.

(Forse il suo sguardo è così feroce, però, ipotizzo io, in quanto sa che a dispetto della sua aggressività le cose gli resistono e sopravvivono intatte. La ferocia riguarda solo lui. Le persone invece possono soffrire. Con loro è meglio l’indulgenza, quindi.)

 

(ante 2005)

Immagine: Michelandelo Pistoletto, Autoritratto oro, 1960

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